Al primo posto come scelta alternativa all’acquisto, il noleggio acquisisce sempre più consensi. Più attenzione anche alla sostenibilità e all’ambiente
Il noleggio è al primo tra le preferenze degli italiani come alternativa all’acquisto. Lo dice la ricerca condotta da Arval Mobility Observatory, in collaborazione con Doxa.
L’osservatorio sulla mobilità di Arval sviluppa e diffonde informazioni nell’ambito della mobilità, che si sta evolvendo verso nuove strade.
Dalla ricerca emerge che l’auto è ancora il principale mezzo di trasporto a cui ricorrono gli Italiani: l’87%, infatti, la usa almeno una volta a settimana, il 63% tutti i giorni o quasi.
Il noleggio come alternativa all’acquisto
Più del 20% degli intervistati pensa che in un prossimo futuro non avrà bisogno dell’auto di proprietà. Tra le alternative, il noleggio conquista il primo posto, con il 31% delle preferenze. Segue il ricorso ad altri mezzi di proprietà, tra cui bici, monopattino e scooter (27%) e il car sharing (25%).
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Gli effetti economici della pandemia e la fase di evoluzione tecnologica dei veicoli sembrano aver consolidato il trend che vede sempre più automobilisti scegliere forme di mobilità alternative, come il Noleggio a Lungo Termine, con costi certi e “zero pensieri”, rinunciando all’acquisto dell’auto.
Non solo aziende e liberi professionisti, ma aumentano anche i privati che preferiscono il noleggio. Un’opzione, dunque, a cui più persone si affacciano per poter ottimizzare i costi relativi alla gestione del proprio veicolo. Gli automobilisti che scelgono il renting sono eterogenei. Per esempio molti sono neopatentati o famiglie che necessitano di un’auto più grande all’arrivo del primo o del secondo figlio.
I vantaggi sono interessanti anche per l’ambiente. Le auto a disposizione delle aziende sono, infatti, nuove e meno inquinanti.
Più attenzione alla sostenibilità
Dalla ricerca emerge particolare attenzione alla sostenibilità e all’ambiente. Il 66% degli intervistati conosce, infatti, la proposta contenuta nel Fit for 55 dell’Unione Europea per ridurre le emissioni di gas serra, e l’82% è favorevole al piano che prevede, dal 2035, l’obbligo per le case costruttrici di produrre solo auto a zero emissioni.
Quello delle auto elettriche è indubbiamente una questione attualissima, che coinvolge tutta l’Europa. Fino a poco tempo fa tutti gli sforzi per introdurre i veicoli elettrici sulle nostre strade non avevano avuto successo. Ora, però, si sta assistendo ad una rivoluzione elettrica.
Se oggi il 77% dichiara di avere un veicolo diesel o benzina, per il futuro si prospetta una vera svolta green. È pari infatti al 64% la quota di coloro che sceglierà come prossima auto un veicolo ibrido (45%) o elettrico (19%).
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Le società di noleggio auto si stanno adeguando al cambiamento. Già da tempo, infatti, stanno proponendo auto ibride ed elettriche. Le motorizzazioni elettriche, o ibride, infatti, sono oggetto delle migliori offerte del momento di noleggio auto a lungo termine sia in Pay per Use (paghi solo i km che fai) che in noleggio auto km illimitati.
Anche la mobilità “dolce” riscuote consensi all’interno del sondaggio: l’84% dei partecipanti è, infatti, favorevole alle politiche di incentivazione delle forme di mobilità alternative all’automobile seguite dalle amministrazioni delle grandi città, per esempio con la creazione di piste ciclabili. Questa tendenza è ancora più marcata tra i giovani, con il 75% della fascia tra i 18 e 24 anni che si è dichiarato molto favorevole.
“Dalla ricerca – dichiara Massimiliano Abriola, Head Of Strategy, Consulting & Arval Mobility Observatory – affiora un senso di urgenza per un approccio sistemico alle sfide che viviamo, in cui la mobilità è percepita cruciale per il raggiungimento di più vasti obiettivi di sostenibilità. Molto significativa è la conoscenza emersa sulle evoluzioni normative, che conferma il grande interesse delle persone per una mobilità più sostenibile, connessa e integrata con soluzioni di micromobilità e microusabilità, considerate un viatico per tornare al pieno esercizio delle libertà individuali e collettive”.